Il 25, 26 e 27 ottobre proponiamo un corso di aggiornamento residenziale, principalmente laboratoriale, dove sarà possibile sperimentare nanolab, compreso nel costo i pranzi e le cena evento di venerdì sera, i materiali informativi e soprattutto un kit di smart materilas nanolab che rimarranno di vostra proprietà e potrete usare con le vostre classi. Ci saranno anche molti momenti di confronto, anche informali, una cena con i ricercatori ed una sessione poster. Perchè un corso di Laboratorio?La necessità di svolgere il vasto programma di fisica previsto dalle direttive ministeriali si scontra spesso con il poco tempo a disposizione che rischia di influire negativamente sul grado di approfondimento degli argomenti.
Sorge quindi spontanea la domanda: dove trovare il tempo? Un aiuto può venire dall’applicazione di metodologie sperimentate e consolidate da anni di ricerca didattica.

I materiali didattici del nostro progetto sono pensati per offrire un contributo, sia pur modesto all’introduzione nella scuola di pratiche laboratorio anche attraverso queste metodologie sempre però in modo semplice diretto ed applicativo.

Le linee guida ministeriali richiedono che lo studente possa “fare esperienza, in forma elementare ma rigorosa, del metodo di indagine specifico della fisica, nei suoi aspetti sperimentali, teorici e linguistici” e che alla fine del quinquennio “approfondisca e sviluppi conoscenze ed abilità, fino a maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative, anche attraverso la pratica laboratoriale”. (D.P.R.15 marzo 2010, n. 89). La fisica, assieme alle scienze, è la disciplina che più si presta a svolgere tale fondamentale ruolo formativo: è una materia naturalmente votata al problem solving e allo studio di sistemi complessi e poggia la propria validazione nella dimensione sperimentale ideale per l’implementazione delle didattica attiva.
La struttura del nostro lavoro offre l’opportunità di approfondire lo studio sfruttando in modo semplice e pratico tecniche di didattica attiva in modo da ottimizzare i tempi scuola/casa.

Modalità di utilizzo dei materiali

Gli esperimenti proposti possono essere scelti ed eseguiti in classe dagli studenti come strumento di supporto della didattica tradizionale
I filmati possono essere utilizzati dal docente come materiali didattici e proiettati in classe o fruiti direttamente dagli studenti , preferenzialmente in un contesto di attività guidate (schede di lavoro); in questo caso i filmati possono svolgere un ruolo sostitutivo dell’esperimento per mancanza di attrezzatura di laboratorio o di tempo a disposizione per le attività pratiche.
Proponiamo tra l’altro alcuni materiali costruiti secondo il modello didattico 5E (Instructional model) utilizzando tecniche attive come IBSE (Inquiry Based Science Education), CL (cooperative learning) e soprattutto di Flipped Classroom, grazie alle quali una parte delle attività degli studenti vengono “spostate” a casa, ciò riduce l’impegno temporale in aula ed offre la concreta possibilità di realizzare le attività di laboratorio.
Secondo il modello 5E le fasi del lavoro previste sono

  • 1.Engage – Coinvolgi: l’interesse degli studenti per questo si suggeisce l’approccio flipped classroom, agli studenti viene assegnato del materiale da studiare, filmati da vedere, ecc. Al rientro in classe dovranno rispondere ad un breve quiz relativo a tali contenuti.
    Luogo di svolgimento: per lo più a casa.
  • 2.Explore – Coinvolgi gli studenti nel costruire la propria comprensione: l’esperimento in piccoli gruppi, guidato da schede dettagliate e mirate a guidare la costruzione della conoscenza. Domande, esperimenti che mostrano fenomeni controintuitivi che spiazzano lo studente e lo costringono a confrontarsi con le proprie convinzioni e con i compagni
    Luogo di svolgimento: consigliato in aula; diverse attività possono essere svolte a casa
  • 3.Elaborate – Gli studenti si confrontano ed organizzano il loro apprendimento: la messa in campo delle abilità personali per la produzione di elaborati singoli o meglio, di gruppo sarà finalizzata alla condivisione dei risultati secondo linee guida dettate dal docente (tempi, tipo di elaborato, modalità di presentazione…)
    Luogo di svolgimento consigliato l’inizio in aula; per lo più può essere svolto a casa.
  • 4.Explain – Gli studenti comunicano ciò che hanno imparato fino a quel momento e si trovano a costruire e sperimentare la comunicazione scientifica e il mondo della ricerca
    Luogo di svolgimento in aula oppure a casa attraverso la condivisione fra i gruppi dei materiali prodotti: ad es i power point con i commenti del relatore, una breve relazione dell’attività di laboratorio, un filmato della loro esposizione fatto dagli studenti.
  • 5.Evaluate -La valutazione del modulo si può ottenere o attraverso la valutazione in itinere oppure con un compito in classe finale sugli argomenti teorici assegnati e/o sugli aspetti, criticità, punti nodali emersi dai lavori sperimentali.
  • Si consiglia di usare in ogni caso anche una valutazione in itinere.

Valutazione in itinere

La valutazione delle attività deve essere trasparente, esplicitata fin dall’inizio ed inserita nel percorso secondo le modalità che il docente ritiene migliori per lui. E’ possibile valutare il test iniziale (fase 1) raccogliere le schede di comprensione dei fenomeni (fasi 2 e 3), valutare gli elaborati (fase 3) ed il modo di esporli (fase 4), così come è possibile organizzare una verifica finale per la valutazione delle conoscenze complessive in forma di test o compito in classe. Ognuno di questi momenti può rappresentare anche un’occasione di autovalutazione tanto per lo studente quanto per il docente sulla cui base potrà ritarare la propria didattica.
Si sottolinea come la tecnologia offra la possibilità di far espletare agli studenti la maggior parte del lavoro al di fuori dell’orario scolastico, in particolare le fasi 1 (studio personale a casa) una parte della fase 2 (esperimenti assegnati a casa, domande sugli esperimenti), una parte della fase 2 fase 3. Il voto della valutazione in itinere può essere un voto autonomo sull’attività esperienziale oppure può rappresentare una percentuale del voto complessivo del modulo.
Noi consigliamo:
test fase 1: solo poche domande, valutazione per singolo studente, peso medio (20% voto)
domande fase 2: valutazione di gruppo, può essere lasciata anche solo come attività formativa, si può fare un quiz on line (su Moodle, altre piattaforme o al limite con google moduli) e organizzare i tempi in modo che alla fine della fase 3 in classe i gruppi accedano al test e rispondano ai quesiti in un tempo stabilito es dalle 17 alle 18 di un giorno prefissato. Se invece si vuole la valutazione sommativa lo stesso test può essere fatto in classe dai gruppi in un tempo definito , es 30 minuti, in questo caso voto di gruppo peso 15%.
Elaborato fase 3: assieme all’esposizione è il prodotto principale del lavoro a cui si assegna un punteggio 40% fissando gli indicatori sia sui contenuti che sui linguaggi e la struttura.
Esposizione fase 4: comprende anche la valutazione della qualità delle eventuali presentazioni in power point (prezi,…) e la modalità di esposizione si associa un 25% del punteggio.
Valutazione finale fase 5 verifica standard. Il voto può essere disgiunto dalla valutazione formativa o congiunto, nel qual caso si consigliano percentuali del tipo
• Valutazione in itinere da 30% al 40%
• Verifica sommativa finale 70% al 60% minimo

Esperimenti: come trovare il tempo?